L’ASSORDANTE SILENZIO DEI PRIMI 100 GIORNI

I primi 100 giorni dell’era Perrotta ter hanno dimostrato che governare il Comune di Paola e i paolani è cosa ardua.
Pochi o nulli sono stati gli interventi dell’esecutivo, il solo sindaco e pochi altri si sono prodigati al rimbocco delle maniche.

Alcune ingerenze assessoriali pare siano state digerite male, vedi pratica PSC perorata dall’assessore ai Lavori Pubblici Mantuano quando invece il delegato è De Cesare, assessore all’Urbanistica.

Le Commissioni Consiliari sono state formate e hanno accontentato tutti i pretendenti, di maggioranza e di minoranza.

Paola è come 100 giorni addietro se non fosse per i presepi allestiti nel Palazzo dei Gesuiti e per l’inaugurazione della chiesa di Montevergine.
Per il resto abbiamo assistito a mercatini sul corso duplicati sul lungomare nord, a sagre, a piano bar, battibecchi virtuali tra i soliti noti tra gli scranni dell’aula Lo Giudice.

Nei 100 giorni appena trascorsi molti hanno invocato il terzo Consiglio Comunale che si è tenuto alcuni giorni fa un po’ in sordina.
L’esilarante show dei primi due, comunque, promette buone cose per i prossimi: le stoccate del vice sindaco, di Ferrari e di Aloia, la verve del presidente del Consiglio Di Natale e l’apparente pacatezza del primo cittadino che ha sostituito col sarcasmo il suo solito inveire contro chi l’ha preceduto, hanno provocato una sorta di ansia d’attesa nei cittadini che seguono la kermesse municipale.

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