Paola: I conti del PSI di Perrotta non tornano

Con un comunicato di rara eleganza politica il PSI di Paola trova generosa ospitalità sulle pagine del Quotidiano del Sud che, notoriamente, a Paola si segnala per senso di equilibrio e di indipendenza da ogni influenza politica.

Complimenti a parte, prendendo a pretesto i cittadini di Paola che sarebbero stati ingannati, i socialisti del partito del sindaco si abbandonano a una inconsulta e compulsiva esaltazione della deliberazione dell’OSL (Organismo Straordinario della Liquidazione) che, a loro dire, farebbe giustizia delle “falsità” costruite contro il sindaco Perrotta, ritenuto responsabile del dissesto amministrativo-finanziario emerso nei conti del Comune.

DELIBERAZIONE OSL n° 156 del 21 dicembre 2017 oggi rimossa dall’Albo Pretorio

ULTIM’ORA

La deliberazione di cui sopra, oggi, sull’Albo Pretorio del Comune di Paola, nella pagina dedicata alla COMMISSIONE STRAORDINARIA DI LIQUIDAZIONE, è stata rimossa.

 

Si può essere soldati di un esercito, nel caso specifico del PSI legato a Perrotta, e fare la guerra a nemici e avversari  perché la divisa indossata lo impone, ma non si può fare la guerra alla verità poiché così si imbrogliano i cittadini.
PaolaOggi, una testata giornalistica che fa informazione e che vuole essere giudicata per come la fa, non entra nel merito delle contumelie lanciate contro esponenti e sostenitori della passata amministrazione perché appartengono a chi le ha messe in campo e valgono politicamente quello che i cittadini di Paola sono in grado di stabilire.
PaolaOggi, che, ribadiamo, fa informazione, è interessata alla verità dei fatti e, quando questi vengono – anche maldestramente – piegati a logiche e convenienze  di una parte politica, ha il dovere di occuparsene e dare modo ai cittadini di Paola di riflettere e fare le loro valutazioni.

Secondo il partito che fu di Turati e che a Paola ha avuto intrepidi interpreti del “socialismo da bere”, dalla deliberazione dell’OSL  n° 156 del 21 dicembre 2017, con cui è stato adottato il piano di estinzione delle passività, si evincerebbe che il dissesto sarebbe stata una colossale menzogna creata ad arte per diffamare e delegittimare Perrotta ed estrometterlo dalla vita politica.
Una “bufala”, insomma, costruita a tavolino. Sarà pure che i socialisti legati al sindaco non hanno dimestichezza con i numeri ma, a voler essere seri, i numeri dicono ben altra cosa.

I socialisti “perrottiani” (perché esistono anche i socialisti che sanno leggere e scrivere … e far di conto) sostengono che: la massa passiva ammonterebbe a circa 21 milioni di €; che da questi andrebbero detratti almeno 5 milioni non ammessi per vari motivi e  che la massa attiva ammonta a poco più di 30 milioni. Ergo, a dire dei sostenitori di Perrotta, il dissesto sarebbe un’invenzione bella e buona.

Noi di PaolaOggi, più amici della verità che del sindaco Perrotta e dei suoi seguaci, per non essere sospettati di interpretazioni forzate in favore di qualcuno,  pubblichiamo  la deliberazione integrale dell’OSL in modo che ognuno dei lettori possa leggere e rendersi conto dove stanno le bufale e  chi  dà i numeri, nel senso di non aver capito  nulla. DELIBERAZIONE OSL

C’è un passaggio illuminante della motivazione della delibera in cui l’OSL afferma “che l’attività straordinaria è stata rallentata dalle notevoli difficoltà derivanti dall’ingente valore del debito, dall’elevato numero di pratiche da esaminare, nonché dalla particolare complessità della funzione commissariale espletata nel quadro di grave stato di disordine amministrativo in cui versa l’Ente.
In poche parole  significa che al sindaco del 2012, Roberto Perrotta, ha lasciato un Ente pieno di debiti e in stato di collasso amministrativo.
E i numeri  confermano il collasso amministrativo.

I numeri dicono che la massa passiva accertata è di circa 21 miloni di €; che i 5 milioni di debiti non ammessi non significa che non esistono ma che non sono di competenza dell’OSL, e che dovranno essere comunque pagati dal Comune; che la massa attiva non è composta da risorse  create da Perrotta, come  si vorrebbe far credere, ma che sono il risultato dell’impegno dell’OSL nell’individuazione e nella certificazione dei crediti (molti dei quali, all’epoca, venivano inseriti in maniera fasulla nei bilanci) e che, sopratutto, sono il risultato di un trasferimento statale di poco più di 9 milioni di € nel 2014 dal Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali. Un altro contributo statale di 500 mila € circa è arrivato nel 2016, un altro trasferimento dal Fondo di rotazione di 3,6 milioni di € nel 2017, per un totale di circa 14 milioni di €.

Questo dicono i numeri e, per carità di Paola, lasciamo da parte tutte le bollette di acqua e tasse varie che gli amministratori dell’epoca non incoraggiavano a pagare lasciando intendere che sarebbero state azzerate. O che non inviavano a tutta la popolazione. Il massimo dell’immoralità istituzionale e della irresponsabilità amministrativa.
Che poi Perrotta sia stato rieletto non vuol dire che gli si era ingiustamente addebitato il dissesto.
Semmai guardiamo avanti e per il bene di Paola e dei suoi cittadini amministrati auguriamo al sindaco Perrotta di non replicare i disinvolti e rovinosi, per le casse comunali, criteri di amministrare e che la delibera dell’OSL ha messo in evidenza al di là di ogni ragionevole dubbio.

Lascia un commento