Persone che plasmano luoghi, in Calabria si può

Home for Creativity (HFC) a Montalto Uffugo, nel cosentino che affaccia sulla valle del Crati, c’è un’offerta particolare per i viaggiatori. C’è la possibilità di vivere e lavorare in location dal grande valore emozionale, a contatto sempre con la natura e con creativi e professionisti a supporto dei propri progetti. E i viaggiatori sono tanti, dalle diverse provenienze.

PaolaOggi non vi racconterà della startup nata per trasformare le case in abitazioni condivise, il sito (link) ma soprattutto la visita diretta, racconteranno più della nostre parole.

ISPIRAZIONE   LENTEZZA   AUTENTICITA’   CONNESSIONE sono alcune delle risposte a quelle esperienze di viaggio nuove che sempre più persone intraprendono.

COLIVING

Anche il COLIVING è una prorogativa dell’ HFC di Montalto Uffugo: vivere in un contesto ricco di collaborazione e occasioni di apprendimento, situazioni nuove, conversazioni. Le persone vivono una trasformazione che li porta a fare quello che amano, a vivere la loro passione. «È housing on demand», dice James Scott, un ventitreenne direttore operativo della società di coliving londinese The Collective, che svolge le funzioni di operatore e amministratore. «I miei genitori hanno una libreria piena di libri e Dvd: io ho un account Netflix e un Kindle. Per noi le esperienze contano molto di più del possesso fisico».
Il COLIVING è una residenza condivisa, una condivisione di sogni, progetti, valori, stili di vita.

Dal 13 al 20 gennaio 2018, e dal 12 al 19 maggio, HFC propone di staccare la spina “vieni a conoscere persone nuove e ad ispirarti vivendo un’esperienza di apprendimento e formazione non formale a stretto contatto con imprenditori, remote worker e professionisti nomadi digitali, che ti aiuteranno a trovare la tua vocazione professionale e personale, a definire i tuoi obiettivi e a trasformarli in un nuovo progetto di vita e lavoro in remoto senza vincoli territoriali”. Link

 

 

SOLE 24 ORE

Donata Marrazzo sul Sole 24 Ore (link) scrive dell’idea di Roberta Caruso, giovane imprenditrice di successo, che, due anni fa, sul Sunset Boulevard di Los Angeles cercava spunti per il suo futuro: allora fresca di laurea in filosofia, pensava e ripensava a come trasformare il casale di campagna di famiglia in un hub creativo.
Sei mesi dopo inaugurava il primo coliving della Calabria. Ed è qui che si daranno appuntamento i nuovi gypsies geeks (quei “zingari” con un eccessivo entusiasmo in un certo campo di interesse, soprattutto per quanto riguarda il campo tecnologico-digitale), che da abili “smanettoni” vogliono trasformarsi in veri nomadi digitali: liberi creativi, indipendenti, grazie alla Rete, con il primo workation camp made in Italy.
In collaborazione con Nomadi Digitali, Ever Mind (Web agency) e Be Happy Remotely (società specializzata in smart working), Home for Creativity propone una settimana di formazione, lavoro, viaggio, scoperta e divertimento, con il tutoraggio individuale di influenti professionisti del settore. Insieme alla padrona di casa (che sottoporrà ogni partecipante al suo “shake filosofico”, «un metodo per scuotere pregiudizi e verità preconfezionate, decostruire certezze e avviare scoperte»), ci saranno Alberto Mattei, Giovanni Battista Pozza, Francesco Biacca.

PAOLA

HFC è realtà calabrese che molti calabresi snobbano, una realtà simile ad altre che, sornione, in Calabria crescono lo stesso, contro la burocrazia e la politica, vedi i fab lab di Cosenza, Lamezia Terme, Reggio Calabria, … Una realtà parente a quella che, ancora in embrione, è stata evirata dal centro storico di Paola, quel Centro Laboratoriale A. Eboli (link) che ha solleticato sogni di tanti ragazzi, illudendoli.
Attivare nuove realtà in terre in cui la naftalina è l’odore che prevale, per poi farle svanire con indifferenza e noncuranza, crea danni ancor più gravi dell’immobilismo. Colpe della politica becera che ancora regna in terra di Calabria e si fa beffa di quell’humus che la sta svuotando. Quel CHIUSO DEFINITIVAMENTE che appare su Google ne è la prova.

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