RBC chiede chiarezza su alcune transazioni del Comune di Paola

Si è svolta l’altro giorno un’importante riunione di Commissione Bilancio per far luce su alcune transazioni di recente effettuate dall’amministrazione Perrotta e sulle quali le forze di minoranza Rete dei Beni Comuni e Progetto Democratico hanno chiesto dei chiarimenti.

Alla riunione hanno preso parte anche il sindaco, la segretaria comunale, la responsabile del settore ragioneria e la responsabile del settore contenzioso. Su richiesta stessa del gruppo consiliare Rete dei Beni Comuni ha preso parte alla commissione anche il presidente del Collegio dei revisori, organismo di controllo contabile che, come riferito, non sempre è stato interpellato e coinvolto preventivamente dall’Ente tanto da confermare e condividere alcuni rilievi sulla procedura adottata per le transazioni e altri elementi di dubbio posti dai Consiglieri Anselmucci e Giglio.

Innanzitutto, è giusto chiarire alla cittadinanza che questi debiti sono stati tutti originati dalla precedente amministrazione Perrotta e che oggi a distanza di un decennio si sta cercando di pagare con i fondi del dissesto, sostanzialmente prestiti e anticipazioni di liquidità, per i quali i cittadini paolani pagheranno interessi fino al 2054. Questo per chiarire, che si stanno pagando debiti creati dallo stesso sindaco che oggi è nuovamente alla guida del Comune, oltre all’ulteriore somma debitoria creata dalla precedente amministrazione e non ancora del tutto quantificata.

Tale discussione è risultata necessaria a causa dei ritardi nei pagamenti e al ricorso, da parte dell’amministrazione, di un ulteriore prestito pari a 5 milioni di euro. Questo sommato alla cifra trattenuta a seguito della chiusura della procedura del dissesto, pari a 8,5 milioni di euro, sta producendo una mole di interessi passivi che ingessano pesantemente la macchina comunale, producendo ritardi e disservizi. Si tratta di prestiti che, tra l’altro, saranno rimborsati a partire dal 2022, quindi non peseranno sull’attuale amministrazione ma saranno totalmente a carico della futura giunta.

In merito poi alla classificazione di alcune transazioni, di cui si è discusso in sede di commissione, a parere dei Consiglieri Anselmucci e Giglio, avendo ad oggetto quasi tutte debiti fuori bilancio, dovevano essere per legge ratificate dal Consiglio Comunale. In particolare il debito vantato dalla ditta che ha curato i lavori della Casa di riposo di Piano Torre, in quanto debito definito e ammesso dalla commissione dissesto in massa passiva, è stato transatto con un aumento di € 13.000 rispetto alla somma stanziata dall’Organismo straordinario di liquidazione – somma ulteriore che certamente è da ascrivere come debito fuori bilancio. Il debito della ditta invece che ha eseguito alcuni lavori a seguito dell’alluvione del 2010 era stato escluso dalla commissione per carenza di documentazione, ovvero carente di istruttoria, pertanto la transazione doveva necessariamente passare da ratifica del Consiglio comunale. La terza transazione riguardante alcuni lavori autorizzati con ordinanza effettuati da una ditta locale che non si è neppure insinuata nella massa passiva del dissesto ed ha agito giudizialmente, quindi – anche in questo caso – il riconoscimento della transazione andava ratificata dal Consiglio Comunale. Di diverso avviso la maggioranza.

In definitiva, dal dibattito in Commissione è emersa la bontà della proposta avanzata dai Consiglieri Anselmucci e Giglio, finalizzata unicamente a pagare quanto prima tutti i creditori del Comune che aspettano da troppo tempo e ne hanno pieno diritto, non certamente a ritardare i pagamenti che procedono già a rilento pur essendoci la disponibilità di cassa. Come richiesto dai rappresentanti di Rete dei Beni Comuni e Progetto Democratico, questi saranno direttamente coinvolti sin dalla fase istruttoria al fine di velocizzare i pagamenti andando così incontro alle esigenze di professionisti, imprese e famiglie.

Questo è il risultato di un lavoro fatto di proposte e non di semplici critiche.

In un’ottica costruttiva, dunque, confidiamo che anche questa volta non esca un comunicato con cui l’amministrazione Perrotta smentisca sé stessa ed i propri bilanci come accaduto la scorsa volta quando ha negato l’esistenza del ruolo coattivo IMU che invece è stato da loro stessi inserito nel bilancio di previsione con un ammontare di 1,3 milioni di euro.

 

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