trova le differenze

L’assessore De Cesare e il mistero della delibera “con” e “senza” la sua presenza

Illegittima la partecipazione e votazione nella delibera che eroga contributi in favore di un parente.

Alcuni giorni fa la Giunta comunale ha approvato la richiesta di contributo presentata dall’Associazione culturale TRI (Tele radio Immagine) Network: con la delibera in questione si procederà a erogare il contributo di 20.000 € per la stagione teatrale 2017/2018 dopo l’approvazione del bilancio preventivo 2018. TRI di cui, com’è noto, è proprietario Alessandro De Cesare, fratello dell’assessore Francesco.
Fin qui nessuno scandalo, considerato che è abitudine consolidata, quanto sbagliata, fornire contributi alle imprese e alle associazioni che di fatto perseguano uno scopo di lucro.

La cosa che suscita sdegno, oltre a essere illegittima è che a dare il contributo sia lo stesso fratello del De Cesare.

L’amministratore pubblico deve astenersi dal prendere parte alla discussione e alla votazione nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi suoi o di parenti o affini fino al quarto grado. Nel caso di specie, l’assessore De Cesare avrebbe dovuto essere assente nella deliberazione e invece, nella prima delibera risulta presente, quindi ha contribuito a manifestare la volontà dell’Ente e dunque ha commesso una grave illegittimità.

Qualcuno si deve essere accorto della gravità della cosa e ha fatto immediatamente sparire la prima delibera sostituendola con una di contenuto identico, ma con l’assenza dell’assessore De Cesare.

Lasciamo a voi il compito di interpretare i due documenti, traendone le dovute conclusioni:

La delibera CON

La delibera SENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DEL. N. 54 DEL 08.03.2018 con De Cesare

DEL. N. 54 DEL 08.03.2018 senza De Cesare

 

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