PAOLA:”DAI E TI SARA’ DATO”OVVERO I SERVIZI RESI SI PAGANO

La massima evangelica in politica si traduce in “do ut des” ovvero, fuori dal latino, io ti do perché tu mi dia. In napoletano antico :” Tu dai ‘na cosa a me e io do una cosa a te”.
Niente di scandaloso.
Su questo principio universale il mondo ruota intorno a se stesso da millenni. Il che non autorizza a trascurare gli episodi in cui qualcuno che ha dato riceve. Chi fa informazione ha il dovere, però, di spiegare chi e che cosa ha dato per poter poi ricevere.
Il “mercato” del lavoro non c’entra. E’ per sindacalisti stupidi e asserviti che non hanno il coraggio di combattere le nefandezze clientelari del potere.

Probabilmente non farà scandalo, perché nel cittadino comune c’è rassegnazione, ma recenti assunzioni avvenute nello staff del sindaco Perrotta vanno comunque segnalate.
Per consegnarle alla cronaca e alle responsabilità di chi amministra la città.

C’è chi in campagna elettorale si è molto prodigato, anche come “suggeritore” del Quotidiano del Sud, per screditare ed esporre alla condanna nell’urna l’amministrazione guidata da Basilio Ferrari.
Fatto da un podio politico sarebbe cosa legittima e normale. Fatto dalle colonne di un giornale è un proditorio lavoro di bassa cucina che non ha nulla a che fare con la libertà di espressione e il diritto di opinione e di critica. Si tratta di servilismo, voluto, deciso e consapevole, che può avere un prezzo calcolato.
Il Sindaco Perrotta, nella sua bulimia premiale con cui consuma gli incarichi a disposizione del Comune per coloro che hanno contribuito in misura più o meno consistente al suo ritorno, ha nominato due persone nel proprio Ufficio di Staff.

Il dott. Emanuele Carnevale, nominato portavoce del Sindaco, non rappresenta una sorpresa visto che si è candidato nelle recenti elezioni proprio a supporto di Roberto Perrotta e ha “messo la faccia” incassando il giusto riconoscimento, probabilmente a soddisfazione delle sue aspettative.

Discorso diverso deve farsi per il dott. Francesco Frangella, che è stato per anni il braccio destro di Guido Scarpino nella conduzione di una esaltata e aggressiva campagna denigratoria nei confronti della precedente amministrazione, vuoi per presumibili fatti personali, vuoi per aumentare le vendite in edicola.
E’ il giornalismo peggiore, fondato sulla faziosità e sulle convenienze.

Ciò che stupisce non è tanto la nomina quale “addetto alle relazioni interne ed esterne” che, se vogliamo, risponde ai dati caratteriali del Frangella, ma che un personaggio che si è sempre professato paladino della stampa libera, vittima delle ritorsioni dell’amministrazione Ferrari, abbia scoperto nel sindaco Perrotta il paladino della stampa libera, democratica e indipendente al quale assicurare sostegno e fedeltà.
A dire il vero , Frangella ci aveva già provato con la precedente amministrazione quando chiese ad un membro della giunta di proporre alcuni “progetti” che aveva in mente subito dopo la vittoria di Ferrari. Purtroppo, all’epoca, a causa del disastro finanziario provocato da Perrotta, esisteva il divieto di dare incarichi esterni e non se ne fece nulla.
Bussato a una porta che non si apre, si prova a bussare ad un’altra porta. Funziona così.

Nulla in contrario all’assunzione di personale nuovo, di energie fresche, soprattutto se riguardano persone prive di occupazione stabile, ma la cronaca deve rilevare ancora una volta (vedi: (Assunzioni e discriminazioni al Comune di Paola) ) la disinvoltura con cui l’amministrazione in carica, tra vecchi vizi e nuovi vezzi, conferma che la sua vocazione è l’esercizio del potere su base clientelare, al di là del merito e delle competenze.
Va da sé, ovviamente, che i servizi resi, comunque, pagano.

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