A Paola consigli comunali come passerelle con colonne sonore jazz

Il male più terribile al mondo è il male commesso dai cosiddetti signor nessuno. E’ un male che viene commesso da uomini senza moventi, senza convinzioni, senza alcuna crudeltà o senza menti diaboliche, perciò da esseri umani che si rifiutano principalmente di essere delle persone. E’ questo il fenomeno della BANALITA’ DEL MALE.

Hanna Arendt

Bene, fatte nostre queste belle parole, che PaolaOggi reputa propedeutiche per leggere il resto, caliamoci nella mediocre realtà e assistiamo all’ennesima passerella politica cittadina.

Il consiglio comunale indetto il 19 scorso non ha deliberato nulla ma ha generato gettoni di presenza e la necessità di alcuni, di mettere alla berlina altri. Le dita puntate su chi ha amministrato ieri sono simili a quelle che chi ha amministrato ieri, ha puntato verso gli stessi che l’hanno preceduto. È un film visto e stravisto che i cittadini hanno sempre subito, almeno negli ultimi decenni. C’è una novità però, c’è il consigliere Falbo che assiste silente e poi irrompe. E meno male. I suoi veementi interventi sono pregni di moniti verso chi è inerme da mesi.

Lo stallo di Paola è dovuto alla cieca rivincita che i “signor nessuno” di cui sopra stanno cavalcando, e probabilmente all’incapacità di tenere le NUOVE redini di un Comune che, inevitabilmente, non è più possibile amministrare come gli stessi hanno amministrato una volta.

PaolaOggi si limita a riportare di seguito alcune pillole degli interventi con sfumature consiliari che non possono passare inosservate ai lettori.

L’intervento del funzionario Sarpa, che notoriamente naviga a vista sciogliendo le vele a seconda del vento che lo governa, non si era mai visto nella sua decennale attività all’interno dell’ente. Un forte attacco al collegio dei revisori dei conti (nominati) passati e all’attività della passata amministrazione. Un intervento (politico) palesemente fuori luogo e costruito ad arte per dare il via alla gogna organizzata contro Ferrari in qualità di ex sindaco, verso Mannarino in qualità di ex assessore alle finanze, verso tutti gli ex amministratori della maggioranza passata.

Ferrari, eletto capro espiatorio della giornata (e dei passati consigli) dall’attuale maggioranza, esordisce con carte alla mano citando i vari enti che hanno acclarato le responsabilità di chi ha provocato il dissesto. Va via però, per problemi fisici e personali, peccato, avremmo assistito probabilmente all’assise più calda del millennio paolano, visti i papelli “letti” e declamati successivamente da ognuno degli astanti.

Giornate come quella del 19, Ferrari le chiamava conferenze stampa. E in effetti quello è stato, il “consiglio comunale” voluto per esternare dissidi e conti, che nulla ha deliberato.

Tra i tanti interventi, è sempre cosa ardua ascoltare il disco rotto che il consigliere D’Andrea fa girare ad ogni sua apertura di bocca: “aspettavo da 5 anni la resa dei conti e la mia esperienza consiliare potrebbe finire anche oggi che è venuta la resa dei conti…” . Non ha mai proferito altro, sempre gli stessi argomenti nei consigli e alcuna proposta. Sempre lo stesso bersaglio, sempre gli stessi sentito dire, alcun approfondimento pregno e veritiero.

E poi, un altro esempio, l’intervento del consigliere Politano che sciorina fatti passati senza conoscere pienamente gli stessi, così come per i fatti presenti. Politano, nell’ultima assise cita, tra le altre, le morosità col servizio di erogazione dell’energia elettrica ma non sa e ovviamente non può raccontare che il Comune di Paola non ha partecipato, alla prima linea di intervento che  sostiene la riduzione dei consumi energetici negli impianti di illuminazione pubblica dei Comuni che alla data di presentazione della domanda abbiano già affidato il servizio integrato di conduzione, gestione e manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, finanziando interventi ulteriori rispetto a quelli già previsti nel contratto base. Bando della Regione Calabria – Calabria Europa – per il finanziamento di interventi di efficientamento delle reti di illuminazione pubblica dei comuni. Istanza che il Comune di Paola avrebbe dovuto presentare nel periodo, tutto perrottiano, che va dal 20 luglio 2017 al 16 gennaio 2018. Avviso questo, che avrebbe portato nelle casse comunali interventi per 500 mila Euro da fare nel resto di città che è sprovvisto di illuminazione efficiente come quella installata recentemente su lungomare e corso Roma. E proprio per la convenzione in atto con Enel Sole, tanto criticata da politano & co., per aver affidato il servizio integrato di conduzione, gestione e manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, il Comune di Paola avrebbe potuto attingere ai 500 e non ai 300 mila Euro destinati a quei comuni che non hanno convenzioni simili in atto. Ma questi sono argomenti che non può sapere il consigliere perchè accecato dal puntare il dito senza governare. Costanti nei suoi interventi giustificazioni tipo “proveremo a fare…vedremo se saremo capaci…”, come a dire che imparerà come amministrare la città in consigli (farsa) comunali simili. Sono passati 7 mesi e il disco gira sempre e solo dallo stesso lato.

E tocca al consigliere Sorace che, seguendo la solita sceneggiatura già scritta a tavolino, continua la trama di una soap opera purtroppo scialba e vetusta anche per i suoi elettori. Leggendo i propri appunti declama: “mi sarebbe piaciuto che sarebbe rimasto qua a confrontarsi con noi su quello che questo consiglio comunale molto importante“… (avete letto e ascoltato bene).

Si vogliono imbambolare gli elettori con peregrine discussioni che gettano fumo negli occhi perchè prive di solidi e veritieri contenuti ma i cittadini sono svegli e capaci di saltare a pie’ pari orrori grammaticali per cercare, invano, contenuti.

Come in un brano jazz, s’improvvisa ma non sempre. C’è spesso una partitura di base da seguire e gli assoli strumentali si susseguono. Come un frontman d’esperienza, il consigliere Falbo è stato capace di catalizzare l’attenzione dei più, con un intervento minimale ma di spessore, e allora “se il consigliere D’Andrea dice che sono 5 anni che sta aspettando questo consiglio comunale, stiamo parlando delle cose del passato … DOVETE AMMINISTRARE QUESTA CITTA’ … BASTA … LA CITTA’ HA BISOGNO ANCHE DI PACE E SERENITA’ … non stiamo lì con il fucile … DISCUTERE ANCORA DI QUESTE COSE… SE FATE L’ELENCO DELLA SPESA … LA GENTE NON VUOLE SENTIRE PIU’ QUESTE COSE … DOVETE DARE DELLE RISPOSTE AI CITTADINI!!!”

“La città deve credere ad una macchina che si mette in moto, che cerca di fotografare l’esistente e quindi che cerca di rappresentarlo”… Roberto Perrotta.
Il reportage fotografico sembrerebbe ancora in atto. A 7 mesi dall’insediamento, quella che il sindaco definisce “bella squadra di assessori” è inerme e alcuni, più vivaci di altri, nella loro bramosia, tentano la difesa di ex dirigenti storici dell’ufficio tecnico nascondendo il loro mal’operato, tentano ingerenze in ambiti della Regione Calabria per interessi professionali propri o di loro colleghi, rallentano volutamente e per incapacità quella macchina che il sindaco vorrebbe mettere in moto, …  È come se il sindaco non conoscesse appieno le manovre dell’assessore che ha posizionato nel settore nevralgico del Comune. Perrotta non conosce molte cose, parrebbe. La sua decennale esperienza politica è come se lo rendesse partecipe delle magagne in atto alle sue spalle, o verosimilmente ignaro. Vogliamo credere ancora alla seconda ipotesi ma se non si dovesse svegliare a breve, potrebbe essere considerato complice delle incapacità amministrative per esempio dell’assessore Mantuano, e delle sue manovre atte al rallentamento della macchina amministrativa.

Paola: I conti del PSI di Perrotta non tornano

MA NON SIAMO UN PARTITO….

Nella città di Paola “Todos Caballeros”

I tre articoli linkati sono stati concepiti perchè guidati dalla comprensione di concetti che PaolaOggi ha smascherato per tutelare i lettori.

Credeteci, è cosa ardua assistere a questi consigli comunali. Non vi diremo il perchè per evitare di offendere qualcuno ma, provateci qualche volta, ascoltate a rotazione uno a uno gli interventi e fatevi un’idea, sui contenuti e su come gli stessi sono veicolati. A scuola si simulano i parlamenti e i consigli comunali, la speranza è che gli studenti paolani non ascoltino gli interventi di alcuni dell’aula Lo Giudice, almeno questo risparmiatelo alle generazioni future.

La visione di 3 ore e 54 minuti di consiglio comunale non è consigliabile ma destreggiandosi con i dovuti salti …

Lascia un commento